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Voti oggettivi, occhio al fattore marcature perse

Marcature perse: le distrazioni difensive possono costare caro e valgono quanto un errore decisivo


Scritto il 14/05/2019 - Ultimo aggiornamento: 30/05/2019


Serie A

Marcature perse

Nel calcio assistiamo alla presenza di due principali modi di difendere: a uomo e a zona. In passato, la prima era prevalente. Gli attaccanti venivano francobollati per tutto l’arco del match da difensori arcigni e particolarmente duri. Con il passare degli anni, è stato il sistema a zona a prevalere, caratterizzato da un coordinato movimento dei calciatori volto a ostacolare l’azione degli avversari, occupando al meglio gli spazi del campo. 

Indipendentemente dai sistemi di tattica collettiva, il concetto fondamentale di marcatura continua a rivestire un ruolo chiave nell’ambito dello sviluppo dei match calcistici. E naturalmente, è anche un fattore particolarmente importante per la generazione dei voti oggettivi dei calciatori. In questo post, andremo ad analizzare nel dettaglio alcune situazioni difensive , mettendo in evidenza situazioni che hanno contribuito a indirizzare i risultati delle partite. 

Differenza tra marcature perse ed errori decisivi

Tra i bonus/malus avanzati utilizzabili su Fantacalcio Online ci sono anche gli errori decisivi.

Errori Decisivi (con goal dell'avversario)
Malus in caso di Errore Difensivo Decisivo: ovvero in caso di azione (ad esempio un passaggio, un tackle errato, un fuorigioco mal riuscito) o inazione (ad esempio un mancato controllo della palla...) che causa direttamente la rete avversaria.

Errori Decisivi (con tiro dell'avversario)
Malus in caso di Errore Difensivo Decisivo: ovvero in caso di azione (ad esempio un passaggio, un tackle errato, un fuorigioco mal riuscito) o inazione (ad esempio un mancato controllo della palla...) che causa direttamente un tiro verso la porta degli avversari

Questi casi contemplano la maggior parte degli interventi "attivi" ma non le marcature perse. Per questo motivo l'algoritmo del voto oggettivo tiene conto anche di altri tipi di inazione (come a titolo di esempio posizionamenti sbagliati, errori o ritardi di marcatura).

Questi interventi vengono considerati dall'algoritmo (a seconda delle situazioni) quasi quanto gli errori decisivi. Il peso finale, ovviamente come negli altri casi, dipenderà da tanti fattori (come zona del campo, situazione di gioco, etc) ma il peso massimo attribuibile ad interventi di questo simile è di poco inferiore al malus che l'algoritmo attribuisce agli errori decisivi.

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Zukanovic (Atalanta-Genoa 2-1)

Dopo un primo tempo caratterizzato da ritmi non elevatissimi, l’Atalanta cambia passo con un’intuizione di Gasperini, che inserisce Barrow al posto di Mario Pasalic. Il calciatore ventenne gambiano impiega venti secondi netti per entrare in partita e incidere significativamente sul match. De Roon decide di verticalizzare alle spalle della linea difensiva rossoblù, trovando il neo entrato, che è abile a sfruttare tutta la propria velocità per sorprendere la retroguardia del Genoa e trafiggere Radu. In questo caso, l’azione mette in evidenza la buona visione di gioco del centrocampista olandese, ma anche la grave disattenzione di Zukanovic, che si lascia sfilare alle spalle Barrow. Il calciatore bosniaco ha concluso la partita con un voto oggettivo FCO di 5.20, ottenendo la peggiore penalizzazione in termini di voto proprio in occasione di questo svarione difensivo. 

Criscito - Kouamé (Atalanta-Genoa 2-1)

Stessa partita, ma episodio differente. Protagonisti in negativo ancora due giocatori del Genoa: questa volta si tratta di Criscito e Kouamé. L’azione è quella che ha portato al goal Castagne, consentendo ai bergamaschi di portarsi sul momentaneo 2-0 al 53° minuto di gioco. L’azione parte da una coraggiosa uscita palla al piede di Djimsiti, che grazie ad una sovrapposizione interna riesce a portarsi nella trequarti avversaria. La manovra si sviluppa poi sulla sinistra con Zapata, mostrando una certa fluidità posizionale dei bergamaschi. L’asse Gosens, Djimsiti, Castagne confeziona un’insolita azione offensiva, capace di portare alla finalizzazione proprio quest’ultimo. L’esterno belga si inserisce tra Criscito e Kouamé, sorprendendo entrambi. Stessa penalizzazione di voto per i due calciatori in questa occasione, dato che la responsabilità della marcatura del finalizzatore spettava proprio ai due rossoblù. 

Milenkovic (Fiorentina-Milan 0-1)

La Fiorentina non dà segnali di risveglio, neanche nel match interno contro il Milan, con i rossoneri reduci da un periodo opaco. Al 34° è Suso a provarci dalla corsia destra, con il suo consueto movimento ondeggiante palla al piede a cercare di disorientare la fase difensiva della squadra avversaria. L’attaccante spagnolo crossa di sinistro e legge al meglio un ottimo inserimento di Calhanoglu, il quale è pronto a girare di testa battendo Lafont. Poco prima di girare verso la porta, Milenkovic ha un contatto diretto con turco, spingendolo leggermente, quel tanto che basta per spostarlo in direzione della traiettoria della palla. In questo caso, la marcatura persa da Milenkovic pesa leggermente meno rispetto ai due episodi precedentemente analizzati, visto che il serbo si è trovato a fronteggiare una situazione di 2 vs 1 in area. 

Demiral (Torino-Sassuolo 3-2)

Sul risultato di 2-2 il Torino si riversa in avanti alla caccia di tre punti pesantissimi per continuare a sognare un posto in Europa. L’azione si sviluppa sulla destra, con lo scatenato De Silvestri che è bravo a mettere un buon cross in area di rigore. Zaza taglia verso il primo palo, seguito da Peluso, Demiral resta in marcatura su Belotti. La staticità del difensore turco consente a Belotti di girare in porta con una rovesciata da copertina. Il bomber granata è abile a sfruttare la staticità in marcatura di Demiral, finalizzando al meglio con una rovesciata da copertina. Tentativo di respinta vano per Consigli, ma anche per Peluso, che ha cercato di disturbare la conclusione dell’attaccante italiano, senza successo. In questo caso, l'errore di Demiral pesa quantitativamente meno rispetto agli altri episodi analizzati, poiché è Belotti a trovare la grande giocata, mentre il difensore del Sassuolo non ha perso l'uomo ma avrebbe dovuto sicuramente accorciare con maggiore tempestività e dinamismo.