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Analisi Voti Oggettivi 31° Giornata

Hysaj 4.80 o 5.5? Mertens 7.18 o 6? Perisic 5.77 o 5? Analisi con video dei principali casi della 31° giornata di Serie A.


Scritto il 10/04/2019 - Ultimo aggiornamento: 11/04/2019


Analisi Voti Oggettivi 31 Giornata

Voto oggettivo e responsabilità individuale

Una delle principali caratteristiche che differenzia il Voto Oggettivo da quelli tradizionali redazionali è relativa alla responsabilità individuale. Cosa si intende con questo termine? Il Voto Oggettivo basa il proprio funzionamento sulle performance individuali, non su quelle di squadra. Ciò è fondamentale per allontanare l’approccio soggettivo utilizzato dai giornalisti, tendenzialmente inclini a lasciarsi influenzare dall’andamento emotivo di una specifica partita, esaltando o punendo le singole prestazioni sulla base del risultato finale. 

Per il voto redazionale, la prestazione individuale di un difensore nell’ambito di una partita vinta 3-0 sarà quasi sicuramente almeno sufficiente. Al contrario, la prova offerta da un attaccante che perde sarà quasi sicuramente punita con un’insufficienza. 

Per l’approccio oggettivo una squadra può vincere anche 3-0 ed avere qualche insufficienza (succede in media il 15% delle volte con i Voti Oggettivi, il 4% con i voti redazionali). E ancora, una squadra può perdere anche 3-0 ed avere qualche sufficienza (succede di avere un voto superiore al 6.25 nel 16% dei casi con i Voti Oggettivi, nel 3% con i voti redazionali)

Analisi Voti Oggettivi FCO 31° Giornata

È possibile partecipare al gruppo di discussione sui Voti Oggettivi attivo su Facebook, per aprire conversazioni specifiche sui singoli calciatori e parlare delle differenze rispetto ai voti redazionali offerti da testate come la Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport. 

Per questa 31° giornata di Serie A, sono stati tre i principali casi che hanno fatto discutere, con la doppia presenza di esponenti del Napoli, capace di impattare 1-1 in casa contro il Genoa in inferiorità numerica. In particolare, sono state le prove offerte da Hysaj, Mertens e Perisic a palesare una differenza notevole tra Voti Oggettivi e Voti Redazionali. Con l’ausilio dei video, andiamo ad approfondire le singole performance. 

Hysaj (Napoli-Genoa 1-1)

Il terzino destro albanese non ha offerto la sua migliore performance all’ombra del Vesuvio e l'apparizione è stata stroncata all’unanimità da parte di tutte le testate sportive italiane (Gazzetta 5.5, Corriere dello Sport 5, Tuttosport 5.5). Il voto oggettivo-statistico, invece, ha penalizzato ulteriormente la prestazione del 25enne dandogli 4.80 come punteggio finale. Come mai?

Hysaj è stato in campo 87 minuti, prima che Ancelotti decidesse di tentare il tutto per tutto inserendo un calciatore con caratteristiche decisamente più offensive come Ounas. Il sistema tattico di Ancelotti necessita dello sfruttamento intensivo dell’ampiezza per poter portare un buon numero di uomini in fase offensiva. A buoni movimenti tattici, non è corrisposta altrettanta capacità tecnica nel caso di Hysaj, che ha concluso la partita con una precisione nei passaggi inferiore alla media stagionale (85.1%).

Andati piuttosto male i tentativi di generare superiorità numerica sulle fasce, con uno contro uno caratterizzati dalla mancanza della necessaria inventiva (3 riusciti su 9 tentati). Qualche sfortunata scivolata sull’insidioso prato del San Paolo ha rischiato di causare occasioni particolarmente pericolose per il Genoa, come quella del 18° minuto di gioco che ha consentito a Miguel Veloso di concludere (male) dal limite dell’area di rigore. 

Mertens (Napoli-Genoa 1-1)

Ora invece andiamo ad indagare su un caso diametralmente opposto. Dries Mertens è stato impelagato nella prova azzurra tutt’altro che memorabile, riuscendo però a distinguersi dai propri compagni di squadra, grazie ad una buona prova premiata dai voti redazionali di Corriere dello Sport e Tuttosport (7), meno da quello della Gazzetta (6). Il voto oggettivo ha assicurato all’attaccante belga un buon 7.18, che gli ha consentito di essere tra i migliori in campo in assoluto. 

Mertens ha portato gli azzurri sul provvisorio 1-0, grazie ad una splendida conclusione da fuori area scoccata al 33° di gioco. Il calciatore è risultato essere particolarmente abile nel farsi trovare smarcato nella zona lasciata sguarnita da Bessa, impegnato in un complicato 2 vs 1 fuori area. Il tiro preciso del folletto partenopeo non ha lasciato scampo a Radu, sorpreso anche dal rimbalzo del pallone prima che entrasse in rete. 

Oltre al goal, Mertens è sembrato essere il vero riferimento del gioco offensivo della squadra di Ancelotti, grazie ai frequenti movimenti alle spalle di Milik, volti a sorprendere i centrocampisti rossoblù. Due esempi ideali di questo lavoro lo troviamo al 1° minuto, quando Mertens mette in chiaro immediatamente le proprie intenzioni pescando Fabian Ruiz libero in area di rigore, e al 46°, con l’attaccante partenopeo che consente a Callejon di tirare da posizione favorevole, al termine di una buona azione personale. 

Perisic (Inter-Atalanta 0-0)

Riprendendo la terminologia utilizzata da Spalletti nella conferenza stampa pre-partita, i nerazzurri hanno fallito un importante "match point" per mettere al sicuro la qualificazione alla prossima Champions League. I nerazzurri non sono stati in grado di pungere abbastanza la retroguardia dell’Atalanta e tra gli avanti offensivi dell’Inter ha deluso particolarmente Perisic. 

Il croato è stato bocciato dai voti redazionali (5 per i tre principali quotidiani sportivi italiani), mentre per il voto oggettivo la sua prestazione è stata non sufficiente, ma non tale da meritare un 5. Perisic ha concluso la partita con 5.77, grazie alla sua prova senza sussulti, né positivi né negativi. 

Una statistica su tutte: 0 tiri tentati verso la porta dei bergamaschi. Si tratta di un dato che restituisce perfettamente il quadro di un match bloccato, tra due squadre particolarmente attente a non scoprirsi eccessivamente. Che aggiunto ad un numero piuttosto basso di uno contro uno riusciti piuttosto basso (3 su 11) e solo 3 cross precisi su 7, rendono inevitabile giudicare negativamente la performance offensiva del croato. 

La fisicità del croato è sembrata essere, però, importante per la fase difensiva degli uomini di Spalletti, visto che ha contribuito a sbrogliare situazioni potenzialmente pericolose, come dimostrano i due intercetti e i due salvataggi realizzati in partita. Perisic, inoltre, è stato particolarmente utile nella fase di non possesso, aiutando Asamoah a fronteggiare al meglio un avversario insidioso come Hateboer. 

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