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Quanto vale un'espulsione per il voto oggettivo?

Gli episodi che hanno coinvolto Luis Alberto e Milinkovic ci spingono ad una riflessione più ampia sulla relazione tra espulsioni e voto oggettivo


Scritto il 24/04/2019 - Ultimo aggiornamento: 01/05/2019


Serie A

Le espulsioni di Milinkovic-Savic e Luis Alberto in Lazio-Chievo 1-2.

La 33° giornata di campionato di Serie A verrà ricordata per diversi motivi. La Juventus ha archiviato la pratica Scudetto, portando a casa il 35° titolo italiano. Storico exploit in trasferta dell’Atalanta, che ha espugnato il San Paolo grazie ad una prestazione particolarmente dinamica nella seconda metà di gioco. In zona Champions non hanno brillato (per usare un eufemismo) Milan e, soprattutto, Lazio. La squadra di Inzaghi ha perso la ghiotta occasione di conquistare i tre punti contro l’ultima della classe e si è dovuta arrendere all’1-2 finale. I biancocelesti nel corso della partita hanno dovuto fare a meno di Milinkovic-Savic e Luis Alberto, entrambi espulsi, seppur in due momenti diversi della partita.

Il serbo si è fatto cacciare fuori dall’arbitro a seguito di un inspiegabile calcio nel gluteo ai danni di Stepinski, impegnato in un reiterato tentativo di riconquista della palla al 34° del primo tempo, condizionando gran parte dell’incontro della Lazio. Diverso il caso di Luis Alberto, che si è visto sventolare in faccia il cartellino rosso addirittura dopo il triplice fischio, a causa di un applauso sarcastico all’arbitro Chiffi e aver urlato diverse espressioni ingiuriose. Entrambi i calciatori sono stati multati dal club, ma sono stati graziati dal Giudice Sportivo visto che hanno ricevuto entrambi soltanto una giornata di squalifica, con l’aggiunta di 10.000€ di multa per Milinkovic. 

Come hanno giocato Milinkovic e Luis Alberto?

Milinkovic e Luis Alberto non hanno di certo fornito la loro miglior performance contro il Chievo. Il primo ha concluso il match con 4.35 di voto oggettivo FCO, il secondo con 5.85. Sotto il profilo dei voti redazionali, il serbo è stato penalizzato dall’ingenuità dell’episodio che ha scatenato l’espulsione, collezionando una sfilza di 3 ad eccezione di Fantagazzetta (4). Ancora meno unanime il giudizio per lo spagnolo: si va dal 3 del Corriere dello Sport al 5.5 assegnato da Fantagazzetta. 

Milinkovic prima dell’espulsione si era fatto notare per alcuni discreti inserimenti, ma anche per qualche palla sanguinosa persa di troppo, come quella che al 10° minuto ha consentito a Meggiorini di concludere verso la porta. Diversi i duelli persi a centrocampo, con i clivensi abili a rendersi pericolosi con tiri da fuori area, come avvenuto al 16° con Leris. Luis Alberto, invece, ha avuto modo di distinguersi per alcuni buoni cross in area alla ricerca di Caicedo e Immobile, mentre in negativo ha palesato una mira rivedibile in fase di gioco lungo, regalando a più riprese palloni utili alla difesa della squadra di Di Carlo. 

Espulsioni, i numeri della stagione 2018-2019

Nel corso di quest’annata sportiva, è stato sventolato il cartellino rosso per ben 71 volte. In 35 casi si è registrato un rosso diretto, mentre in 36 il calciatore in questione è andato sotto la doccia per aver cumulato due ammonizioni durante il match. In questa particolare classifica, spicca il Cagliari, con ben 8 espulsioni. A seguire il Genoa con 6 e il trittico composto da Napoli, Sassuolo e Chievo con 5. 

Il reparto più bersagliato dai rossi è senz’altro la difesa, che ha raggiunto sin qui quota 35 espulsioni, con 20 doppie ammonizioni e 15 rossi diretti, con una media di 3.03 cartellini a giocatore (calcolando anche i cartellini gialli puri). A seguire il centrocampo, con 26 rossi equamente ripartiti in doppie ammonizioni e rossi diretti, con una media cartellini individuale che risulta essere la più alta in assoluto: 3.84. Attaccanti e portieri non si distinguono (prevedibilmente) in questo ambito, visto che i primi hanno raggiunto quota 7 espulsioni in campionato, mentre i secondi sono stati mandati anzitempo sotto la doccia soltanto in 3 casi. 

Quanto vale un’espulsione come malus?

Tendenzialmente nella tipologia classica del Fantacalcio, che noi tutti conosciamo in Italia, l’espulsione vale -1 punto. All’estero, invece, è marcata la tendenza ad assegnare un malus più elevato (frequente il -3, con picchi che arrivano fino al -5), come conseguenza diretta di scoring system che non prevedono le classiche pagelle dei giornalisti, ma piuttosto una somma di azioni statistiche compiute nel corso del match (numero tiri realizzati, falli fatti, cross, passaggi etc.). 

Quanto vale un’espulsione per il voto oggettivo FCO?

L’espulsione ha chiaramente un impatto importante anche per quanto riguarda il voto oggettivo finale, anche se si cerca di non penalizzare troppo chi già dovrà fare i conti con l’incubo malus. La logica sottostante l’influenza dell’espulsione sul voto oggettivo, tiene in considerazione una serie di variabili.

Dal tempo che il calciatore espulso lascia in inferiorità numerica la squadra (nel caso dei due biancocelesti, quella di Milinkovic ha un peso ovviamente differente rispetto a quella di Luis Alberto) alla dinamica dell’azione. 

Inoltre, l'algoritmo tiene in considerazione la zone del campo dove è avvenuta l’espulsione e dove è stata calciata la punizione in campo, per scoprire al meglio il potenziale danno causato alla squadra.

Tutto questo, al fine di tarare al meglio il peso dell’espulsione, che generalmente si muove in un range di penalizzazione che varia tra il -0.3 e il -2. Il massimo in termini di penalizzazione di voto è possibile ottenerlo soltanto in caso di compresenza di tutti i fattori suddetti.

La differenza d’approccio tra voto oggettivo e voto redazionale si palesa soprattutto per quanto riguarda l’assenza di emotività nel giudicare la performance del calciatore espulso. Se generalmente i redazionali tendono ad assegnare ampie insufficienze a chi si rende colpevole di un’espulsione, nel caso dei voti oggettivi non ci sarà un surplus di penalizzazione emotiva, per cui è anche possibile che un calciatore espulso in una squadra che perde possa avere un’ampia sufficienza, come successo a Koulibaly in Inter-Napoli 1-0 della 18° giornata. Una prova monstre in fase difensiva del senegalese, da 7 pieno, è stata sì leggermente scalfita dall’espulsione (6.58 finale), ma senza i caratteristici eccessi (in positivo e negativo) che costituiscono i voti redazionali.

Parametri che incidono sul giudizio dell'algoritmo dei Voti Oggettivi FCO

In sintesi i parametri che concorrono, singolarmente o in compartecipazione, alla definizione del malus attribuito in caso di espulsione sono i seguenti:

- Minutaggio (più minuti l'espulso lascerà la squadra in inferiorità numerica più il peso dell'espulsione sarà elevato)
- Doppia ammonizione "istantanea" per proteste (generalmente la doppia ammonizione soprattutto se consecutiva per proteste viene sanzionata di più rispetto ad una normale doppia ammonizione)
- Zona del campo (in linea generale una espulsione in attacco incide di più che una espulsione in azione difensiva, per l'assunzione che l'espulsione in attacco potrebbe essere generalmente "evitata")
- Dinamica dell'azione (una espulsione in seguito ad azione di contropiede ed intervento difensivo sarà giudicata meno negativa rispetto ad una espulsione ad esempio su palla inattiva o comunque con tutta la difesa schierata)
- Calcio di punizione successivo (se l'espulsione provoca un calcio di punizione l'algoritmo terrà conto della pericolosità ovvero della probabilità di realizzazione di calci di punizione dalla zona in cui verrà battuto il calcio di punizione)
- Conseguenze dell'azione (se l'azione produce un goal o una chiara occasione per la squadra avversaria l'algoritmo ne terrà in considerazione, ovviamente molto meno rispetto al giudizio "umano")

In realtà la dinamica dell'azione è molto più complessa di quanto sintetizzato perchè l'algoritmo studia zona del campo, situazione di gioco e la dinamica dell'azione in maniera "integrata" e quindi con un sistema di bonus e malus aggiuntivi.
A titolo di esempio se l'espulsione è dovuta ad un intervento in seguito ad un errore di un compagno di squadra l'algoritmo ne terrà in considerazione in maniera positiva poichè la responsabilità dell'azione sarebbe in qualche modo "mitigata" con il compagno di squadra.